Progetto spazi e sogni
Barbara Cranna, classe 1981, nata a Milano sotto il segno del leone.
Animo sensibile e carattere forte, personalità eclettica e creativa, amante dei dettagli, delle piccole cose e di tutto ciò che non è immediatamente visibile agli occhi. Terminata la formazione scientifica mi iscrivo al Politecnico di Milano, facoltà di Architettura, e nel 2007 mi laureo a pieni voti con una tesi di Museografia incentrata sull’area archeologica di Largo di Torre Argentina a Roma.
A partire dagli anni dell’università, collaboro con studi di progettazione e realtà nel mondo dell’architettura, del design e dal 2010, dopo aver conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione, svolgo progetti anche in forma autonoma. All’attività progettuale e di cantiere affianco una costante ricerca nel campo dell’interior design partecipando a manifestazioni, eventi e visite presso aziende di settore.
Nel tempo libero leggo, osservo, fotografo e racconto storie di design, persone, vita.

Mi hanno sempre interessato le persone e i loro comportamenti. Sono una grande osservatrice, quando progetto mi piace entrare in sintonia con i committenti e comprendere le loro necessità e desideri per cercare di fornirgli la migliore soluzione possibile
CINI BOERI

Esploro luoghi, scatto foto, cerco sempre la bellezza
Non smetto di viaggiare alla ricerca costante di ispirazioni, emozioni, bellezza.
Ho iniziato a farlo subito dopo la laurea quando, vinta una borsa di studio e preparate le valigie, mi sono imbarcata nell’avventura del Master Itinerante in “Museografia, Architettura e Archeologia” promosso dalla Accademia Adrianea. Per un anno ho girovagato tra location di prestigio a livello internazionale, luoghi ricchi di storia e fascino, pioniera di una grande e preziosa esperienza formativa e personale. In quel periodo, intenso e spensierato, ho avuto il privilegio di espandermi, vibrare con i luoghi, respirare il passato e disegnare il futuro in una dimensione completamente libera che ha posto le basi per quel sentimento di amore che mi lega all’architettura.
Lei, la mia amata, non solo una professione o qualcosa di bello da contemplare, ma anche uno strumento per osservare e interpretare la realtà, attraversarla, trasformarla. E soprattutto la scenografia di una vita, la mia.

